Come già probabilmente saprete, il venerdì (e ogni tanto anche la domenica) vado a giocare a pallone. I resoconti tragicomici di queste partite si possono leggere qui. Il gruppo è simpatico e variegato: dai ventenni con fiato da vendere che vanno su e giù per il campo come se niente fosse ai quarantenni appanzati e affannati che arrancano (arranchiamo) come possono. Si gioca per divertirsi, niente entrate dure, niente scorrettezze, grande fair play generale. Vabbè, ogni tanto qualcuno comincia a imprecare (“putear” nel colorito gergo locale) perché non gli passano la palla, qualcun altro quasi passa alle vie di fatto per reclamare un rigore non dato, e c’è anche chi arriva ad abbandonare il campo per protesta (e ci manca solo che si porti via il pallone). Però ci divertiamo, con Javier (futuro arbitro), Luis (el arquero), Rodrigo, Carlos “pelado” (ma non è il solo pelado), Eduardo (el ex-arquero que no quiere volver al arco), Juan, Carlitos, Toto, Francesco, Patricio, el “negro” Esteban, Ale, Andrés… Ah, la foto sopra? sì, ogni tanto viene a giocare con noi anche quello della foto. Non “quello”, l’altro, quello coi baffi, Gustavo.
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Grazie per inserirmi tra i giocatori…non me lo merito
E’ un inserimento d’incoraggiamento