Archive for the 'Cinema' Category

Chega de Saudade

 

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La bella sorpresa di queste calde serate pre-estive siracusane è la rassegna di cinema brasiliano che si tiene al Castello Maniace.  Nell’ambito del Taormina Film Fest quest’anno si tengono delle manifestazioni collaterali e decentrate, tra cui questa di Siracusa. Il primo film della rassegna, Linha de Passe di Walter Salles e Daniela Thomas me lo sono perso. L’altroieri sera, però, non sono mancato all’appuntamento con Chega de Saudade di Laìs Bodanzky e ieri sera con El Milagro de Candeal di Fernando Trueba. Stasera in programma c’è Não por Acaso di Philippe Barcinsky ed è anche prevista la visita della delegazione brasiliana a Taormina con Carlinhos Brown e Rodrigo Santoro (qualcuna se lo ricorderà per lo spot di Chanel accanto a Nicole Kidman). Insomma, la serata promette davvero bene. La programmazione continua domani con Cidade Baixa di Sérgio Machado, giovedì con No meu lugar di Eduardo Valente e venerdì Bodas de Papel di André Sturm. Sabato gran finale in collegamento via satellite con Taormina per la cerimonia di premiazione.

L’atmosfera è molto bella, da cinema paradiso “sottolestelle”, in cui risuona la musicalità della lingua portoghese. Spero che nella penombra non si noti molto il sorrisino ebete che ho stampato in faccia mentre guardo i film.

Red Dust

Buenos Aires è una città famosa per l’offerta culturale ampia e variegata. In questo mese di maggio, al Centro Cultural Borges è stata presentata una rassegna di cinema sudafricano. Lo scorso fine settimana ho visto il film Red Dust, di Tom Hooper. E’ un film del 2004 tratto dal romanzo omonimo di Gillian Slovo. Si tratta di un bel film su una vicenda ambientata nel Sudafrica del post-apartheid, durante uno dei processi della Commissione di Verità e Riconciliazione che affronta un caso di tortura di due attivisti neri durante il regime di segregazione razziale. Vittima e carnefice si ritrovano faccia a faccia dopo quindici anni davanti alla Commissione che deve decidere sulla richiesta di amnistia avanzata dal torturatore. Nel film ci sono momenti altamente drammatici e molti spunti di riflessione interessanti sul difficile equilibrio tra voglia di giustizia e bisogno di riconciliazione in una società profondamente segnata dalla brutalità. La rassegna termina questo prossimo fine settimana.

Cordero de Dios

Fa sempre piacere andare al cinema e uscire con la netta sensazione di aver visto un bel film.  Mi è successo con l’argentino Cordero de Dios, opera prima della regista Lucía Cedrón. La storia si svolge tra il 1978 e il 2002, sullo sfondo gli anni delle vicende tragiche dell’ultima dittatura militare e i suoi penosi strascichi. Ma il conflitto politico di quegli anni bui rimane in secondo piano e il film tende a mettere in risalto le lacerazioni nei rapporti personali e nei sentimenti che può provocare la brutalità di una dittatura. La storia è raccontata con delicatezza e intelligenza. Chi si trova da questa parte dell’oceano vada a vederlo. Chi sta in Italia, per adesso si accontenti del trailer.

Cinema italiano

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In questi giorni ho fatto il pieno di cinema italiano. Un po’ vecchiotto, a dire il vero, ma è quello che si può vedere (tra cine e tv) da queste parti. Nell’ordine, ho visto: Ricordati di me, Io non ho paura, Mediterraneo.

Non mi ricordavo che nei titoli di coda di Mediterraneo, il film è dedicato a tutti coloro che stanno scappando.


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