Sono atterrato in Perù. Se posso vi aggiorno con Twitter qui oppure nella colonna qui a destra, in alto. Intanto vi lascio una frase suggerita da un’amica che vuole rimanere anonima (chissà perché…)
“Il viaggio promuove sommovimenti interiori, strane associazioni, libera cattivi e buoni umori in una tale quantità che spesso siamo i primi a sorprenderci del nostro serbatoio interno” (“Non per cattiveria. Confessioni
di un viaggiatore pigro”, di Antonio Pascale, Laterza).
i sommovimenti interiori non saranno stati provocati dal fico d’india? 😀
saluti!
Sempre a pensar male, tu, eh!?! Grazie!