Suicidi per la libertà

Vi segnalo un interessante articolo su Pagina12 in cui Juan Gelman riprende una statistica della CBS News. Secondo i dati raccolti, nel 2005 tra i veterani statunitensi rientrati in patria dalle guerre in Irak e Afghanistan ci sono stati ben 6256 suicidi. Centoventi ogni settimana, diciassette al giorno. Più del doppio dei morti sul campo di battaglia in 4 anni di guerra in Irak. Gelman traccia un parallelo tra questi suicidi e quelli commessi dai terroristi islamici e riprende un articolo apparso qualche giorno fa su alternet.org in cui è riportato un altro dato significativo: sempre nel 2005, a fronte dei 6256 suicidi di veterani di guerra, in Irak ci sono state circa 150 morti documentate a causa di attacchi suicidi. Un rapporto di 40 a 1. Al di là delle fredde statistiche, sempre questionabili, e nonostante il presidente Bush affermi che i terroristi suicidi “non sono come noi, non danno alla vita lo stesso valore che le diamo noi”,  resta il fatto che siamo in piena competizione per la promozione di una cultura del suicidio e della morte.

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